alla prova dei fatti
Diciamocelo francamente, “vendere” la storia di Roma che impone l’IMU, riduce i trasferimenti e chiede l’approvazione del bilancio potrebbe anche essere “comprensibile” se solo chi la racconta fosse da sempre indipendentista, secessionista, federalista o al limite non avesse avuto propri rappresentanti di filiera partitica a governare l’Italia o che almeno non sostenessero il governo che queste misure ha varato.
Ma se a raccontarla è chi proviene, legittimamente e con orgoglio, da un partito nazionalista e meridionalista, ha tutta l’aria dello scarica barile. Perché allora non prendersela con l’Europa e con la famosa lettera che ci impone misure drastiche per rimettere in sesto i conti pubblici ?
Conti pubblici al cui dissesto ha contribuito bellamente il partito le cui bandiere, orgogliosamente, il nostro sindaco ha sventolato in campagna elettorale.
Quindi ora prendiamo atto di ciò che era già molto chiaro a molti cittadini di Cerea, anche se purtroppo non alla maggioranza.
Aumentano le tasse ! Con buona pace delle promesse e dei proclami elettorali.
Intendiamoci, se c’è da mantenere quel poco di welfare che il comune è in grado di erogare, non credo ci siano alternative.
A meno che non si voglia gettare decine di famiglie nella disperazione di doversi pagare spese scolastiche e assistenza agli anziani e disabili.
Però il dettaglio presentato nell’aumento delle imposte, sarebbe stato bene fosse accompagnato anche ad un pari dettaglio di “tutto quello che si poteva tagliare e che è stato tagliato”. Così, giusto per sapere…
C’è una cosa poi che non mi quadra.
Come è possibile per una amministrazione comunale che “subisce” le richieste da Roma e che si trova ad amministrare in un contesto economico nazionale e internazionale senza precedenti, puntare su aziende e commercianti locali per la ripresa ?
Qual’è il potere concreto e le relative iniziative che una amministrazione di un comune di poco più di 16 mila abitanti può mettere in atto per “guidare Cerea fuori dalla crisi” e fare in modo che si creino “nuovi posti di lavoro e nuovo reddito per le famiglie” ?
Al momento l’unica cosa certa che ci è dato sapere è l’aumento del 300% per l’addizionale Irpef ed ovviamente aliquote IMU ben lontane dal minimo previsto per legge.
Vabbè dai, Forza Italia!