mettere le mani avanti

dall’arena del 22 aprile 2009

CEREA. Interdetto al pubblico il padiglione A. Veniva usato per manifestazioni e fiere che adesso sono a rischio
Chiusa parte dell’area Exp per «problemi di staticità»


Crepe sulle colonne e una parete è inclinata Una perizia dovrà stabilire quanto è grave la situazione e quanto costerà
porvi rimedio
Ancora problemi strutturali all’area Exp di Cerea. Due crepe su altrattante colonne e una parete all’apparenza inclinata hanno convinto prima il consiglio di amministrazione della Fabbrica – l’ente che gestisce la zona fieristica – e poi gli uffici tecnici del Comune ad interdire l’accesso al padiglione A: quella parte della struttura caratterizzata da un enorme salone ad un solo livello. I tecnici e gli amministratori stanno discutendo da ieri per decidere a chi affidare la perizia sulla staticità dell’edificio che permetta di valutare la gravità dei problemi riscontrati nel padiglione e per avere un’idea di quanto, all’incirca, dovrà sborsare il Comune per far fronte a questo nuovo imprevisto: la decisione è attesa per oggi. Intanto sulle fessure orizzontali comparse nelle colonne sono stati applicati dei vetrini che, al peggiorare della situazione, dovrebbero cadere rilevando così l’allargarsi delle crepe. «Per ora non sono caduti, ma abbiamo constatato oltre al problema delle colonne, anche una leggera inclinazione di una parete dove spingono le capriate», spiega il presidente di Fabbrica Nicola Passarin.
Un film già visto: la stessa cosa era già successa in un’altra ala del padiglione A. Lì le crepe prodotte dal cedimento delle travi avevano convinto l’amministrazione ad intervenire con cantieri che si sono aperti a febbraio e sono tutt’oggi all’opera. Impossibile per il momento avere una previsione dei tempi necessari per risolvere il nuovo problema. A preoccupare, oltre alla salute delle strutture, sono anche i contratti con i clienti privati e le società per le fiere previste dall’estate alla fine dell’anno. Tra le manifestazioni più attese ci sono ad agosto la fiera dell’elettronica e a novembre quella campionaria,
entrambe promosse da società private. «Speriamo di risolvere in tempo questi problemi», sospira Passarin. «Comunque avvertirò i nostri clienti della situazione che si è venuta a creare». Inoltre l’Area Exp ospita ogni mese il mercatino dell’antico e dell’usato, che troverà spazio negli altri padiglioni e nei cortili esterni. Per settembre è anche programmata Style, la nuova fiera del mobile.
«Siamo andati a riguardare il progetto del 1995 per la riqualificazione di quel padiglione», racconta il sindaco Paolo Marconcini. «I lavori di ristrutturazione erano cominciati tra l’anno successivo e il 1997. È incredibile che a distanza di poco più di 10 anni per la seconda volta ci troviamo di fronte ad un problema così grave in Area Exp. Inoltre questa nuova spesa, in un periodo in cui per tutti i Comuni i bilanci sono così risicati, rischia di incidere su altri progetti».

Non vorrei che tutto questo allarmismo messo in atto dall’amministrazione comunale sui problemi dell’areaexp sia semplicemente un modo per nascondere le incapacità/difficoltà organizzative per le future attività.
Sarà una buona giustificazione, in presenza di un calo delle attività dell’area, dare la colpa all’inagibilità delle strutture o magari alla mancanza di soldi per le manutenzioni e quindi, di riflesso, dare la colpa alle amministrazioni precedenti.

Per quanto riguarda poi i problemi di staticità denunciati nel padiglione A, pare e dico pare… sembra…. si dice che siano dovuti a dei danni causati recentemente a causa della scarsa sorveglianza o comunque di un atteggiamento poco prudente e irrispettoso della struttura da parte degli espositori.

Da un lato vorrei aver ragione, perché una gestione incapace è pur sempre meno grave di una parete o una trave a rischio di cedimento e poi, se a pensar male si fa peccato……


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