abracadabra straordinari e premi

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a proposito della manovra sugli straordinari

Premesso che di tutte le manovre questa è quella che nonostante luci (poche) e ombre (molte), può avere immediati effetti positivi nelle tasche di alcuni lavoratori dipendenti.

Dico alcuni perché non in tutte le aziende si fanno straordinari e spesso queste sono le più produttive; inoltre, dove ci sono premi gli straordinari non vengono pagati a fronte di contratti con retribuzione “a forfait” mensile; per lo meno secondo la mia modesta esperienza professionale.

In questi giorni la qualitatevole informazione (stampa e Tv) riprendendo dichiarazione di politici (ovviamente) non manca di sottolineare, facendo riferimento agli scopi del provvedimento, quanto sia importante per il “sistema Italia” recuperare produttività.
Una sola domanda: qualcuno mi spiega il nesso economico tra straordinari e produttività?
Ovviamente in questo caso si fa riferimento appunto alla detassazione dei premi di produttività, però sfido chiunque a dimostrarmi che saranno legati a criteri oggettivi e misurabili di produttività e non ad aumenti di stipendio ad imposta agevolata.
Per di più non è scritto da nessuna parte che più ore di lavoro straordinario = più produzione, anzi.
In alcune situazioni difficilmente controllabili potrebbe addirittura essere conveniente per il lavoratore “tirarla per le lunghe” così da aumentare il proprio guadagno marginale.

Nel tessuto economico delle PMI nostrane dove spesso quantità è sinonimo di qualità e dove il solo fatto di essere disponibili a lavorare molto (oltre le otto ore giornaliere e magari anche sabati e domeniche) significa essere un “buon lavoratore”, tutto questo non potrà che avere effetti positivi.

Per chi volesse approfondire l’argomento è interessante leggere questa approfondita analisi e magari anche una risposta,


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