
(alla fine Moreno Garziera ha perso tutti i voti che poteva perdere)
Ebbene si, alla fine tra denunce, polemiche, informazione, disinformazione, disinteresse, tifo, tentativi di accordo, accuse, smentite, articoloni su l’Arena, volantini e volantoni, il ballottaggio ha visto prevalere il sindaco uscente.
Dato per perdente solo pochi mesi fa ha saputo impostare una campagna elettorale di “basso profilo” al primo turno cercando di non farsi superare dalla novità nell’area di centro destra rappresentata da Andrea Ferrarese, giocando poi artiglieria, contraerea, armi segrete e “arrivano i nostri” al ballottaggio.
Negli ultimi giorni di campagna elettorale sembrava di essere tornati a cinque anni fa, con la destra che agita lo “spettro dei comunisti” che arriveranno ad abbeverarsi sulle rive del Menago.
A differenza di cinque anni fa però non c’era la scusa di “mandare a casa Prodi” e questo poteva essere un punto debole, tenendo conto che arriviamo da un’esperienza fallimentare di governo politico di centro destra e da una situazione attuale che è si tecnica, ma sostenuta dallo stesso PDL che a Cerea cercava la riconferma in un ambiente politico nazionale non certo favorevole.
Quindi ? cosa è successo ?
Credo che la situazione più semplice sia anche la più verosimile.
L’elettorato interessato al voto (poco meno del 60% che è già molto rispetto alla media nazionale) è tornato “a casa”
Qualcuno, in verità poco convinto evidentemente, che ha cercato di cambiare al primo turno tentando il volto nuovo del centro-destra Andrea Ferrarese, al secondo turno ha votato l’unico candidato di centro-destra rimasto (anche se a dire il vero si tratta ormai più di destra-destra, che di centro-destra, vista la fuoriuscita dell’ UDC e l’entrata di Progetto Nazionale – Fiamma Tricolore).
Garziera ha riconfermato i voti del primo turno, più qualche aggiunta di provenienza indefinita.
Il fatto più evidente è quello di non essere riuscito a convincere la parte di elettorato che ha preferito non partecipare al voto, sia al primo che al secondo turno (oltre il 40%).
Sono anche convinto che al momento della presentazione della candidatura, Garziera partisse con un vantaggio notevole sugli altri candidati, vantaggio evidentemente bruciato nel corso della campagna elettorale.
Perché alla fine Marconcini ha vinto con quasi 2000 voti in meno rispetto a quelli ottenuti cinque anni fa, segnale che probabilmente molti elettori avrebbero voluto cambiare, ma che non hanno trovato in Garziera, ma neanche in Ferrarese a dir la verità, una alternativa degna di attenzione ed interesse.
Cosa succederà ora ?
Il bello arriverà adesso. Sappiamo che la situazione di bilancio non è certo delle più rosee e la necessitò di applicare l’IMU un provvedimento estremamente impopolare. Dal punto di vista “politico” Garziera avrebbe potuto agire scaricando la “colpa” sull’amministrazione precedente, ma il sindaco ora come farà ?
Saprà assumersi le responsabilità di decisioni impopolari ? Saprà mediare le aspettative dei suoi elettori ? Servirà in questo caso la filiera politica ?
I cittadini saranno disposti a credere anche alla storia che la colpa è del governo Monti ? O ci aggiungeranno anche delle banche, degli USA, della massoneria, magari dei comunisti ?
Avranno il coraggio di dare la colpa alle amministrazioni fino al 2007 che hanno lasciato al comune un sacco di debiti?
Beh i cittadini hanno creduto alla storia dei debiti, potrebbero credere anche a questo come logica conseguenza.
Da quello che verrà fuori nei prossimi giorni ed in particolare dal bilancio che dovrà essere approvato entro il trenta di giugno, scopriremo perché il sindaco non ha voluto dire in campagna elettorale le aliquote IMU e l’addizionale Irpef che intende applicare e con quali soldi intende realizzare i punti all’ordine del giorno nel programma elettorale.
Io penso che ne vedremo delle belle e che molti elettori si risveglieranno dal sonno profondo degli ultimi 4/5 mesi e si tornerà a percepire un malcontento palpabile verso l’amministrazione, che però questa volta non avrà alibi.
Una volta ci si può concedere un errore, ma la seconda è puro masochismo.