Giu 11 2012

a proposito di biciclette e pedalate

piagnisteo

neanche il tempo di organizzare la festa per la rielezioni e i nostri amministratori ci rendono partecipi del gne gne sul bilancio di previsione chiamandolo “bilancio partecipato”
Sembra, dico sembra perché vorrei vedere la bozza di bilancio definitiva e non dei numeri estrapolati di qua e di la, che per chiudere il bilancio di previsione del 2012 (notare la finezza della “previsione” rispetto ad un anno che si sta ormai avviando verso la seconda metà) servano 1.130.000 Euro.
Ovviamente diranno  che la colpa è del governo Monti e forse addirittura di Prodi (il padrone del vapore in questo caso, ovviamente, non ha nessuna colpa)  che riduce i trasferimenti verso i comuni tagliando d’un colpo compartecipazione Iva e addizionale sul consumo di energia elettrica.  Praticamente un bel 1.700.000 Euro.
Nemmeno l’introduzione della tanto odiata IMU permetterà di recuperare il “maltolto” perché genererà introiti aggiuntivi per soli 570.000 Euro.
Ovviamente l’IMU è calcolata ai minimi di legge, ma sarà discrezione della giunta aumentare l’IMU sugli immobili produttivi e sulle seconde case per recuperare  la differenza (ovviamente non credo vogliano avventurarsi sulle aliquote sulla prima casa).
A questo punto attendiamo di vedere la previsione dettagliata delle uscite e il confronto con l’anno 2011 per capire su quali capitoli di spesa graveranno i tagli che l’amministrazione sarà costretta a fare.

Alcune note a margine:
– considerando l’entità dei tagli, che Cerea è un comune di poco più di 16.000 abitanti, che evidentemente non sarà il solo a subirli e probabilmente anche gli altri comuni nella medesima proporzione, possiamo ragionevolmente supporre che la cifra esatta e definitiva sarà di molto inferiore. A meno che non si voglia una rivoluzione violenta perché non si ha il coraggio di dichiarare default a livello nazionale.
Certo che se queste fossero le cifre esatte (e non un “chiagne ‘e fotte”) io al posto del sindaco non escluderei di rimetterei il mandato consegnando simbolicamente le chiavi del comune al prefetto.
Perché, obiettivamente, non c’è nessuna possibilità di riduzione delle spese in botta unica e in quelle proporzioni.
Oppure si potrebbe pensare di non mandare a Roma i soldi dell’IMU e in un sol colpo si sistemerebbe il bilancio.
Tra l’altro è da considerare che se nella malaugurata ipotesi che l’esercizio provvisorio (e cioè,  in assenza di bilancio di previsione approvato, le spese sostenute nei primi 6 mesi e calcolate sulla spesa storica del 2011) sia effettivamente stato impostato preventivamente senza prevedere tagli, il disavanzo rispetto al 2012 sarebbe almeno del 50% più alto.

Potremmo dire: “avete voluto la bicicletta ?”
La realtà è che a pedalare saranno sempre gli stessi con un mesto addio alle tante “promesse” elettorali.