Lug 5 2012

caro amico ti scrivo

Illustrissimo Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti,
Sono Paolo Marconcini, Sindaco del Comune di Cerea (Vr), una città di ben 16.508 abitanti, al mio secondo mandato.
Sono infatti stato rieletto dai miei concittadini alle scorse elezioni, al termine di cinque anni in cui ho amministrato questo Comune tra mille avversità, in un crescendo di difficoltà economiche e tagli continui da parte dello Stato Italiano. Una situazione che, come lei ben sa, non sta migliorando.
Quello che forse Lei non sa è che la città di Cerea è famosa in tutto il mondo per essere l’eccellenza italiana nella produzione artigianale di mobili classici di altissima qualità ed oggi anche di design. Il nostro era, fino a pochi anni fa, un distretto di produzione invidiato e studiato in tutto il mondo; una tipologia di lavoro che vedeva imprenditore e dipendente pienamente integrati, come un’unica famiglia, senza tensioni sociali, anzi, in molti casi erano proprio intere famiglie a lavorare il mobile classico con passione e dedizione.
Da pochi anni a questa parte lo scenario è cambiato drasticamente, le imprese sono entrate in crisi, prima a causa della concorrenza straniera, poi ha inciso la crisi internazionale, per non parlare del cambio euro dollaro, che ha fatto salire in pochissimo tempo e in modo vertiginoso i prezzi delle esportazioni verso il continente americano, con un blocco quasi totale degli acquisti da parte del nuovo continente.
Sono consapevole delle difficoltà incontrate in questi anni dai vari Governi italiani nel far quadrare i conti, una difficoltà che è di certo aumentata in questo ultimo periodo costringendovi a scelte impopolari.
Oggi il Governo viene a chiedere i soldi ai Comuni e ai cittadini, ma mi permetta di chiederLe: dove Li troviamo noi questi soldi? È mai venuto a bussare alla sua porta un padre di famiglia disperato perché non riesce a mandare avanti la Sua azienda e così non ha neppure la possibilità di aiutare la sua famiglia? Davanti al mio ufficio, ogni giorno, c’è la fila di persone che si trovano in questa situazione e la maggior parte sono proprio quegli stessi artigiani che hanno dato lustro alla nostra città e all’Italia intera, imprenditori che, dopo aver lavorato duramente per una vita intera, hanno dilapidato in pochi anni tutti i risparmi per tenere in vita la propria attività.
Chi doveva in questo momento concedere crediti, ossia le banche, si è trovato “costretto” a restringere la maglia dei finanziamenti perché impegnato nell’acquisto di titoli di Stato e derivati.
A chi tocca quindi aiutare queste famiglie? Ai Comuni rispondo io.
Ma come facciamo se, a causa dei progressivi tagli da parte dello Stato, non solo non abbiamo i soldi per garantire i servizi essenziali, ma ci troviamo nella condizione di dover introdurre nuove imposte perché è il Governo ad imporLe, come ad esempio l’IMU, o ad aumentare quelle esistenti, come l’IRPEF, per consentire agli operai di tagliare l’erba, ai bambini di andare a scuola o anche solo di accendere il riscaldamento negli edifici pubblici durante l’inverno?
Credo quindi che possa comprendere la mia delusione e il mio senso di impotenza di fronte a questa situazione, uno stato d’animo, peggiorato dall’incredibile clima di incertezza nel quale si trovano i conti pubblici oggi, che fino a questo giorno mi ha impedito di arrivare all’approvazione del bilancio di previsione, uno strumento fondamentale per poter impostare una qualunque attività all’interno del Comune.
Mi dica Lei con quale coraggio potrò poi continuare a guardare in faccia quei padri di famiglia che mi vengono a chiedere aiuto quando, costretto dalla situazione economica, gli avrò appena aumentato l’IMU dei loro capannoni, capannoni che oggi sono fonte di costo e non di reddito?
Mi dica Lei che cosa devo fare? Non guardare in faccia nessuno e aumentare le imposte così da dare allo Stato i soldi di cui necessita e al Comune gli strumenti per operare?
E secondo Lei i cittadini per quanto ancora saranno disposti e soprattutto avranno la possibilità di pagare? E una volta che Li avremo prosciugati questi nostri concittadini, che fino a oggi hanno consentito di mandare avanti la macchina pubblica versando tutte le imposte anche a scapito della loro stessa attività, cosa faremo? Da chi ripartirà la crescita economica se nel frattempo la maggior parte delle aziende chiuderanno?
Fino a oggi non ho mai promosso la disobbedienza fiscale, ho sempre invitato i miei cittadini ceretani a rispettare le leggi ma so benissimo, perché conosco bene il mio territorio, che non possono continuare a far fronte a nuove ed esose imposte, quando non riescono neppure a mantenere le loro famiglie, a fare la spesa, a pagare le bollette dell’energia elettrica e del gas, per non parlare di quella dei rifiuti, l’acqua pubblica, il canone RAI, il mutuo o l’affitto. In tutto questo vorrei che non dimenticasse anche il pericoloso effetto di degrado psicologico delle persone, aspetto non secondario ma anzi fondamentale per l’allungarsi di questo periodo nefasto.
Bisogna invertire la rotta prima che sia troppo tardi perché quella che Voi avete adottato non è la soluzione per far diminuire il debito pubblico ma è incitare i nostri concittadini a Cerea, come nel resto del Nord Est, a fare le valigie ed andarsene dall’Italia, chi da solo, chi con la propria azienda, lasciando a casa decine, centinaia o migliaia di dipendenti; è spingere famiglie e imprese alla disobbedienza fiscale, chi è più forte, e, purtroppo, al suicidio chi è più debole. E noi sindaci non possiamo fare nulla se non contribuire a questo scenario così nefasto.
Mi permetta ma è ora di dire basta. Lei e la sua squadra siete stati nominati con il preciso incarico di riportare in salute lo Stato italiano, potendo contare sull’appoggio di quasi tutti i partiti: non sprecate questa occasione e consentite al nostro amato Paese e ai Suoi cittadini di tornare a respirare e a noi Sindaci ridateci la dignità e permetteteci di tornare a guardare in faccia i nostri elettori senza vergognarci delle scelte che ci state costringendo a compiere.
La ringrazio per l’attenzione che mi dedicherà e che quindi dedicherà ai cittadini di Cerea.
Mi è gradita l’occasione per porgere i miei migliori saluti.
Il Sindaco di Cerea
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Paolo Marconcini

cari amici lettori,
sono venuto in possesso della bozza di una lettera che un sindaco della bassa avrebbe intenzione di mandare al presidente del consiglio Mario Monti.
Temo che la versione definitiva sarà tagliata, anche perché è abbastanza lunga e Monti non ha molto tempo per leggere. Però penso sia comunque interessante ed esprima chiaramente il disagio crescente con il quale le amministrazioni locali stanno affrontando questi momenti di difficoltà.
buona lettura

Illustrissimo Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti,

Sono il Sindaco di una città di ben 16.508 abitanti, al mio secondo mandato.

Sono infatti stranamente e inaspettatamente, appena stato rieletto dai miei concittadini alle scorse elezioni, al termine di cinque anni in cui ho cercato di amministrare questo Comune tra mille avversità, dimissioni e colpi bassi, in un crescendo di difficoltà economiche e tagli continui da parte del governo Berlusconi, ma non lo posso dire perché pensando di perdere le elezioni ho voluto fare il mio dovere fino in fondo presentandomi con il simbolo del PDL.

Ora la situazione, come lei ben sa e come ben sapevo anche io, non sta migliorando.

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Giu 7 2012

primo consiglio comunale – 7/6/2012

Purtroppo causa impegni di lavoro non ho potuto assistere al primo consiglio comunale della nuova “gestione” Marconcini.
Mi spiace perché dai commenti che leggo e ascolto di qua e di la mi sembra si sia trattato di una performance interessante anche se tesa e non per nulla tranquilla.
Confermate le voci che vedevano Edoardo Ferrarese come Presidente del Consiglio Comunale, al quale vorrei rivolgere l’invito di provvedere quanto prima all’organizzazione delle riprese audio/video da pubblicare, senza manipolazioni e tagli, anche sul sito del comune, in modo che si possa assistere anche in differita ai lavori del Consiglio.
Mi auguro a questo proposito che l’attuale presidente del consiglio non condivida la linea del suo predecessore il quale all’amico Mirco Moreschi del M5S che chiedeva formalmente il permesso per le riprese, rispose che non le riteneva necessarie in quanto il consiglio veniva già trasmesso via Radio RCS.

Se qualcuno che c’era vuole scrivere nei commenti le sue impressioni e le sue considerazioni sul primo consiglio comunale del Marconcini bis, mi aiuterà a capire meglio… a futura memoria. 😉


Mag 26 2012

seppuku

seppuku

(alla fine Moreno Garziera ha perso tutti i voti che poteva perdere)

Ebbene si, alla fine tra denunce, polemiche, informazione, disinformazione, disinteresse, tifo, tentativi di accordo, accuse, smentite, articoloni su l’Arena, volantini e volantoni, il ballottaggio ha visto prevalere il sindaco uscente.
Dato per perdente solo pochi mesi fa ha saputo impostare una campagna elettorale di “basso profilo” al primo turno cercando di non farsi superare dalla novità nell’area di centro destra rappresentata da Andrea Ferrarese, giocando poi artiglieria, contraerea, armi segrete e “arrivano i nostri” al ballottaggio.
Negli ultimi giorni di campagna elettorale sembrava di essere tornati a cinque anni fa, con la destra che  agita lo “spettro dei comunisti” che arriveranno ad abbeverarsi sulle rive del Menago.
A differenza di cinque anni fa però non c’era la scusa di “mandare a casa Prodi” e questo poteva essere un punto debole, tenendo conto che arriviamo da un’esperienza fallimentare di governo politico di centro destra e da una situazione attuale che è si tecnica, ma sostenuta dallo stesso PDL che a Cerea cercava la riconferma in un ambiente politico nazionale non certo favorevole.

Quindi ? cosa è successo ?
Credo che la situazione più semplice sia anche la più verosimile.
L’elettorato interessato al voto (poco meno del 60% che è già molto rispetto alla media nazionale) è tornato “a casa”
Qualcuno, in verità poco convinto evidentemente, che ha cercato di cambiare al primo turno tentando il volto nuovo del centro-destra Andrea Ferrarese, al secondo turno ha votato l’unico candidato di centro-destra rimasto (anche se a dire il vero si tratta ormai più di destra-destra, che di centro-destra, vista la fuoriuscita dell’ UDC e l’entrata di Progetto Nazionale – Fiamma Tricolore).

Garziera ha riconfermato i voti del primo turno, più qualche aggiunta di provenienza indefinita.
Il fatto più evidente è quello di non essere riuscito a convincere la parte di elettorato che  ha preferito non partecipare al voto, sia al primo che al secondo turno (oltre il 40%).
Sono anche convinto che al momento della presentazione della candidatura, Garziera partisse con un vantaggio notevole sugli altri candidati, vantaggio evidentemente bruciato nel corso della campagna elettorale.

Perché alla fine Marconcini ha vinto con quasi 2000 voti in meno rispetto a quelli ottenuti cinque anni fa, segnale che probabilmente molti elettori avrebbero voluto cambiare, ma che non hanno trovato in Garziera, ma neanche in Ferrarese a dir la verità, una alternativa degna di attenzione ed interesse.

Cosa succederà ora ?

Il bello arriverà adesso.  Sappiamo che la situazione di bilancio non è certo delle più rosee e la necessitò di applicare l’IMU un provvedimento estremamente impopolare. Dal punto di vista “politico” Garziera avrebbe potuto agire scaricando la “colpa” sull’amministrazione precedente, ma il sindaco ora come farà ?
Saprà assumersi le responsabilità di decisioni impopolari ?  Saprà mediare le aspettative dei suoi elettori ?  Servirà in questo caso la filiera politica ?
I cittadini saranno disposti a credere anche alla storia che la colpa è del governo Monti ? O ci aggiungeranno anche delle banche, degli USA, della massoneria, magari dei comunisti ?
Avranno il coraggio di dare la colpa alle amministrazioni fino al 2007 che hanno lasciato al comune un sacco di debiti?
Beh i cittadini hanno creduto alla storia dei debiti, potrebbero credere anche a questo come logica conseguenza.

Da quello che verrà fuori nei prossimi giorni ed in particolare dal bilancio che dovrà essere approvato entro il trenta di giugno, scopriremo perché il sindaco non ha voluto dire in campagna elettorale le aliquote IMU e l’addizionale Irpef che intende applicare e con quali soldi intende realizzare i punti all’ordine del giorno nel programma elettorale.

Io penso che ne vedremo delle belle e che molti elettori si risveglieranno dal sonno profondo degli ultimi 4/5 mesi e si tornerà a percepire un malcontento palpabile verso l’amministrazione, che però questa volta non avrà alibi.
Una volta ci si può concedere un errore, ma la seconda è puro masochismo.


Mag 23 2012

non è che non voglio scrivere…

indaffarato

… è che non ho tempo

Ho già scritto in bozza sia la seconda parte dell’analisi dei voti di preferenza, sia un commento sul risultato elettorale.
Non mi interessa se andrà pubblicato quando ormai gli animi si saranno calmati e l’argomento non sarà più di interesse, ma in questo periodo non riesco a controllarlo e pubblicarlo.

Del resto scrivo per me e a futura memoria, però devo assolutamente farcela prima del consiglio comunale di insediamento.
Perché poi ci sarà da parlare della giunta….  e poi del bilancio e delle tasse che arriveranno.
TROPPA ROBA  (per uno che deve ancora lavorare per vivere)

stay tuned


Mag 18 2012

Dunque…. quale analisi del voto ? (segue) (tanta roba)

…passiamo ora all’analisi delle preferenze

Un dato interessante è che su 8.837 votanti 4.401 voti esprimevano una preferenza.

Considerando che in parecchi casi il voto di preferenza è stato annullato per irregolarità nell’espressione del voto possiamo dire che più della metà dei votanti ha deciso di indicare un candidato consigliere.

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Mag 8 2012

… in attesa …

Alle elezioni amministrative di un paese (Italia) che vorrebbe essere un’importante democrazia occidentale, a distanza di 32 ore dal termine delle votazioni la situazione è la seguente:

sito del Ministero:

Garziera 2824 voti
Marconcini 2537 voti
Ferrarese 1462 voti
Spigolon 342 voti
Carmagnani 267 voti

Sito del Comune:

Garziera 3177 voti
Marconcini 2928 voti
Ferrarese 1674 voti
Spigolon 389 voti
Carmagnani 290 voti

Preferenze non pervenute

ps
Dal momento che alle elezioni comunali si votano le persone, l’analisi del voto è impossibile senza i voti di preferenza.


Mag 4 2012

tanto rumore per nulla

parto_difficile

alla fine il famoso “confronto all’americana” è stato
– una novità
– con una buona affluenza di pubblico (anche se in gran parte legato ai vari candidati )
– un modo per “formalizzare” la fine di questa campagna elettorale (almeno nella prima parte se ci sarà il ballottaggio)

però, diciamocelo,  non ha aggiunto nulla di nuovo.
Si è veleggiato su risposte vaghe, superficiali e abbastanza scontate ed ogni candidato né è uscito per quello che  è (almeno per l’idea che mi sono fatto in questi ultimi due mesi di campagna elettorale).

Emanuela Carmagnani:  buon senso del buon “madre” di famiglia ma che non emoziona
Andrea Ferrarese: il genero che tutte le suocere vorrebbero avere e il nipote preferito dalle nonne.  “come el parla ben”.
Moreno Garziera:  l’uomo del “le cose faccio prima a farle che a spiegarle”
Paolo Marconcini: non è certo quello di cinque anni fa, oggi sembra proprio un politico di professione
Matteo Spigolon: son talmente convinto de quel che digo che posso dir de tuto tanto non vinzo mia

Le domande:

La crisi economica in generale e la crisi del mobile in particolare, a proposito di areaexp, quali lavori pubblici nel futuro di Cerea, l’IMU, cosa succederà ?  Ballottaggio si o no ?, sindaco a tempo pieno ?
Dichiarazione di voto

Le risposte (fiera delle banalità, ma come poteva essere altrimenti ?)

quanto sono bravi i nostri artigiani, rilancio del settore del mobile d’arte, puntare sui mercati esteri, l’areaexp deve essere gestita da un professionista e non dalla politica, basta grandi opere puntiamo sulle manutenzioni, non ci sono soldi, non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, l’IMU come le altre tasse locali saranno ai minimi di legge, però bisogna garantire i servizi essenziali, sul risultato del voto non mi esprimo, farò il sindaco a tempo pieno, votatatemi perché sono il vero cambiamento, votatemi perché garantisco continuità, votatemi perché sono giovane, ecc. ecc.

Le uniche cose fuori dal coro sono francamente boutade irrealizzabili.

Risultato dell’incontro ?  Volete i voti ?
Mia personalissima opinione limitata alla serata e tenendo conto dello svolgimento del dibattito, dei commenti ascoltati alla fine e dall’impressione generale (tipo applausometro):

Emanuela Carmagnani:  6
Andrea Ferrarese: 6,5
Moreno Garziera:  6
Paolo Marconcini: 7
Matteo Spigolon: 8

al termine scambio di santini “celo celo manca”, le mio le tuo le tuo le mio, fuori che dobbiamo chiudere, andiamo a bere qualcosa, in bocca al lupo. Ciao (ma sotto sotto va in mona)!

VINCA IL MIGLIORE